Esperienze spirituali associate a Pitrupaksha – Sig.ra Radha Mallik
1. Sentire il beneficio del rituale Shrāddha praticato regolarmente
Sono venuta a conoscenza del periodo di Pitrupaksha (le due settimane dell’anno nelle quali gli antenati defunti si avvicinano alla dimensione terrestre) dopo aver iniziato la pratica spirituale sotto la guida di SSRF circa 10 anni fa. Siccome provengo da un background religioso buddista, non avevo mai sentito parlare prima d’ora di Pitrupaksha e dei problemi ancestrali. Sia io che la mia famiglia abbiamo dovuto affrontare diversi problemi nella vita che in seguito appresi essere dovuti agli antenati defunti, quali eczema, aborti spontanei, disarmonia coniugale, difficoltà finanziarie, problemi di salute e molti altri. Sono grata ad SSRF per aver divulgato tale conoscenza, guidandomi con chiarezza su come aiutare gli antenati defunti durante questo periodo. Eseguendo il semplice rituale Shrāddha nel corso degli anni, ho altresì constatato come esso fosse in grado di rimuovere gli ostacoli nella mia pratica spirituale e come si andassero a diradare col tempo i problemi dovuti alle cause ancestrali.
Quest’anno sono andata a trovare i miei genitori a Vancouver, Canada durante il periodo di Pitrupaksha. Avevo seguito le istruzioni date nell’articolo SSRF su come eseguire la versione semplificata del rituale Shraddha e porre cibo vegetariano nel cortile di casa offrendo una preghiera alla Divinità Datta e ai miei antenati. Era un piccolo piatto di riso, insieme a del dāl (lenticchie), verdure e acqua. Dopo alcune ore, guardai fuori dalla finestra per vedere se c’era ancora il cibo o se fossero arrivati dei corvi o altri uccelli. Vidi che il cibo era ancora intatto ed intonso, ed avvertii un po’ di preoccupazione e delusione. Avevo letto che, secondo la scienza spirituale, un segno del fatto che l’offerta abbia avuto successo è quando un corvo viene a beccare il cibo offerto, in quanto lo spirito dell’antenato utilizza il corvo per prendere l’offerta.
Chiesi mentalmente a Dio se questa offerta fosse stata efficace anche quando nessun corvo o animale fosse giunto a mangiare l’offerta. Poi, improvvisamente, vidi dei deboli contorni grigi di persone nel cortile, intorno all’offerta di cibo. Alcuni erano seduti a mangiare, altri erano in piedi e aspettavano il loro turno. Fui molto sorpresa nel ricevere questa visione e sentii che Dio mi aveva regalato questa esperienza spirituale per rassicurarmi che si stava prendendo cura dei miei antenati e che essi stanno ricevendo l’offerta.
Prima del tramonto tornai nel cortile per esprimere gratitudine e seppellire i resti di cibo nel terreno. Sentii un senso di leggerezza ed un’immensa emozione spirituale (bhāv) di gratitudine verso Dio, per la possibilità così semplice che ci ha dato di eseguire il rituale Shraddha a beneficio dei nostri antenati.
Durante tutto il periodo di Pitrupaksha, cantilenai lo “Shri Gurudev Datta” con sincerità e con l’emozione spirituale che l’energia dal canto arrivasse ai miei antenati e li potesse aiutare. A volte, durante il periodo di Pitrupaksha, avvertivo aumento del disagio spirituale ma allo stesso tempo sentivo la presenza di Dio che mi motivava a continuare nell’impegno spirituale. Gratitudine a Dio per aver dato la possibilità di condividere questa conoscenza con tutta l’umanità, pregando affinché sempre più persone al mondo possano beneficiare di questa Conoscenza Divina.