Tavola dei contenuti
1. Introduzione
Fissare una tela bianca davanti a se’ prima di iniziare a comporre un ritratto può essere un momento di forte tensione e colmo di dubbi per un pittore. Poter sfruttare appieno tutte le potenzialità che la tela bianca offre ed al contempo poter stemperare il forte impatto che quel primo tratto di pennello avrà sul ritratto finale di un volto possono essere dei fattori di scoraggiamento. Questo perché insieme alla semplice rappresentazione dell’aspetto fisico, un pittore ha il difficile compito di catturare quella che è la natura multidimensionale della personalità umana all’interno di un’opera d’arte bidimensionale.
Si tratta di catturare sfumature come il calore negli occhi del soggetto, la sincerità del suo sorriso, le sopracciglia minuziosamente sollevate o la singolare espressione interrogativa che dà vita alla personalità del soggetto.
In alcuni casi i ritratti sono realizzati in un solo giorno, ma quelli di un certo spessore sono il frutto di un lavoro di amore e di passione che può richiedere centinaia di ore prima di venir completato. Una volta compiuto, il ritratto sarà criticato o apprezzato dal pubblico in base a quanto il pittore è riuscito a catturare l’essenza e la personalità del soggetto. Come ha affermato il teorico d’arte del diciottesimo secolo Roger de Piles, un ritratto cattura “non solo i tratti fisici del corpo [del soggetto], ma anche i tratti emotivi della sua anima.” È questa dimensione extra che contraddistingue i ritratti e che li hanno resi elementi di fascino senza tempo per artisti ed amanti dell’arte in tutto il Mondo.
Tuttavia, è corretta l’affermazione di Roger de Piles sulla quintessenza di un ritratto? La maggior parte delle scuole d’arte e degli studi artistici sarebbero più o meno d’accordo. Praticamente tutti gli studi sui ritratti si concentrano sugli aspetti fisici e psicologici evidenziati. Le loro vibrazioni spirituali non vengono mai prese in considerazione come parametro di valutazione.
Il nuovo modo di rappresentare i ritratti
Fino agli inizi del XX secolo, i ritratti erano per lo più disegnati a mano. Ora, con l’avvento della fotografia digitale e degli smartphone, tutto è cambiato radicalmente. Ci sono ovunque più ritratti che mai, la maggior parte ottenuti in digitale. La popolarità dei selfie è una chiara indicazione di tutto ciò.
Con questo aumento vertiginoso del numero di ritratti in circolazione, considerarne l’impatto spirituale diventa una fattore estremamente importante.
Nella storia non sempre i ritratti sono stati giudicati in base al loro aspetto fisico e psicologico. Nell’antica India, i fattori spirituali erano i criteri principali della valutazione dei ritratti e di altre forme d’arte. Lo scopo di comporre un ritratto era quello di aumentare la positività spirituale nella società.
Studio ricerca sulla ritrattistica
L´SSRF e la Maharshi Adhyatma Vishwavidyalay (Università Maharshi della Spiritualità o MAV) hanno notato questo tipo di lacuna nell’arte e hanno cercato di studiala per valutarne gli aspetti spirituali. L´SSRF e MAV hanno oltre 20 anni di esperienza nella ricerca e studio delle vibrazioni spirituali applicate all’arte, dove le vibrazioni sono esaminate in dettaglio da ricercatori con un sesto senso avanzato. Uno di questi studi prende in considerazione le vibrazioni spirituali emesse da due ritratti e viene presentato qui di seguito.
2. Qual è il ritratto migliore da appendere al muro secondo la Scienza Spirituale?
2.1 Background e introduzione
Per questo esperimento sono stati scelti due ritratti. Il primo non ha bisogno di presentazioni in quanto è la famosa Gioconda (Monna Lisa). Il secondo è un ritratto di un Santo, Sua Santità Anjali Gadgil, dipinto da un cercatore-artista il Signor V.T. Kale. L’obiettivo dell’esperimento era quello di studiare le vibrazioni spirituali emesse da questi due ritratti.
2.2 Metodologia
Per questo esperimento è stato utilizzato lo strumento di Polycontrast Interference Photography (PIP). Di seguito sono riportate le immagini PIP corrispondenti a ciascuno dei due ritratti in questione. Sono stati confrontati su una lettura di base PIP dell’ambiente nel quale è stato condotto l’esperimento. La lettura di base è stata presa in una stanza vuota con un tavolo su cui sono state posizionate poi le immagini dei due ritratti, una alla volta.
2.3 Osservazioni chiave
Si possono osservare diverse sfumature di colori nelle tre immagini PIP, a significare una diversa proporzione di vibrazioni sottili, positive e negative. Per ogni immagine PIP è stata misurata l’area totale di ogni colore, ognuno associato a vibrazioni positive o negative. Il ‘grafico a colonne sovrapposte’ riportato di seguito mostra la proporzione delle vibrazioni (colori) positive e negative in ciascuna immagine PIP.
- La lettura PIP del ritratto di Sua Santità (Signora) Anjali Gadgil è spiritualmente positiva oltre il 50% rispetto alla Gioconda.
- Si era già notato quanto l’immagine della Gioconda emettesse vibrazioni negative, e questo è stato verificato sia dallo strumento PIP che attraverso il sesto senso avanzato. In effetti, la Gioconda ha generato un aumento della negatività nell’ambiente sulla lettura di base della stanza vuota.
- I colori (ad esempio l’argento) riscontrati nell’immagine PIP riferiti al dipinto di Sua Santità (Signora) Anjali Gadgil indicano una positività a livello superiore.
2.4 Osservazioni ed analisi
I risultati sopra riportati hanno indicato che la Gioconda ha effettivamente diminuito la positività dell’ambiente in cui l’esperimento è stato condotto (la stanza della lettura di base PIP). Si deduce che è meglio tenere la stanza vuota piuttosto che appendervi il ritratto della Gioconda. I Santi, al contrario, possiedono un’enorme energia positiva. La positività di un Santo che emana dal suo dipinto, se realistico, beneficia l’intero ambiente. È importante notare che nel caso di un Santo non realmente una guida spirituale (un falso Santo) non vi sarebbe alcun beneficio nel dipingerlo o nell’osservarne il ritratto.
SSRF e MAV hanno esaminato dettagliatamente gli aspetti spirituali riferiti all’atto di dipingere un ritratto. Questo dovrebbe essere una fonte di notevole interesse per la comunità artistica.
2.5 Scienza spirituale sulla ritrattistica
Ritratti con vibrazioni negative : le persone acquistano i ritratti per svariate ragioni, per esempio per motivi estetici, come elemento di prestigio, per avere una collezione di valore etc. Quando si appende un ritratto al muro, questo emetterà vibrazioni positive o negative. Anche se una persona comune potrebbe non percepirlo, l’effetto è comunque presente. Per esempio, bevendo acqua contaminata da batteri del tifo, uno potrebbe non capirne subito l’effetto, ma una volta contratto il tifo capirà bene l’impatto negativo che aveva. Allo stesso modo, per evitare gli effetti dannosi dei dipinti spiritualmente negativi, è meglio dipingere o acquistare soggetti sāttvik (spiritualmente puri), ad esempio i ritratti dei Santi.
Lo stato spirituale dell’artista e del soggetto dipinto giocano anch’essi un ruolo fondamentale sulla purezza spirituale del dipinto. Ad esempio, nel caso dell’artista e cercatore che ha composto il ritratto di S.S. Anjali Gadgil, egli lo ha fatto con emozione spirituale (bhāv) e questo ha rafforzato la purezza spirituale del dipinto. D’altro canto, nel caso di un artista che non pratichi nessuna forma spirituale e sia condizionato da energie negative è molto probabile che i suoi disegni emettano vibrazioni negative.
Influenza da parte di energie negative : un mezzo attraverso il quale le energie negative condizionano la società è l’arte. Questo perché l’arte è un qualcosa che possiede un forte fascino e può arrivare a tutte le fasce della Società. Le energie negative condizionano un artista influenzandolo al fine di realizzare opere con vibrazioni spiritualmente negative. In questo modo, le opere d’arte rimangono intrise di energia nera (energia spirituale che viene usata per scopi negativi) ed il risultato finale è che diventano un elemento di diffusione di energia nera permanente, ovunque esse siano o vengano ammirate.
Accuratezza: inoltre, i ritratti devono essere realizzati in modo da rappresentare il soggetto nel modo più minuzioso possibile. Riuscire a catturarne le sembianze è una delle cose più difficili del disegno o del ritratto. Secondo la scienza spirituale, nel momento in cui il soggetto è ritratto in modo verosimile, il ritratto stesso emette le vibrazioni del soggetto stesso. Spesso però viene utilizzata la cosiddetta licenza artistica ed il soggetto viene raffigurato in modo alterato, abbozzato o non verosimile. Questo comporta anche un alterazione delle vibrazioni emesse dal ritratto, e nel caso in cui il soggetto sia spiritualmente positivo come per esempio un Santo, esso ne riduce la positività spirituale emessa.
Anche lo sfondo del ritratto influisce sulla sāttviktā (purezza spirituale) dello stesso. È importante che lo sfondo non disturbi o distolga l’attenzione dal soggetto e che possa migliorare la purezza spirituale del ritratto, per esempio mediante colori spiritualmente puri. A causa dell’era attuale di Kaliyug (era del conflitto) in cui viviamo, l’influsso delle energie negative è molto alto. Quando si usano colori scuri, le energie negative li sfruttano per influenzare il ritratto riducendone la purezza spirituale.
Le combinazioni di colori bianco e nero vengono spesso utilizzate nella fotografia e nei ritratti, ad esempio quelli a carboncino, per aggiungere un tocco artistico. Tuttavia, l’alta percentuale dei toni scuri ed i contrasti netti aumentano le vibrazioni negative emesse da queste rappresentazioni.
3. Conclusione
La ritrattistica (l’arte di eseguire il ritratto di una persona) è un’arte intrigante poiché cattura non solo l’aspetto fisico del soggetto ma anche e soprattutto la sua personalità. L’abilità di un artista è la sua capacità di cogliere il soggetto nel suo carattere attraverso la mimica facciale, l’aspetto degli occhi, la consistenza della pelle, le rughe, le linee del viso, etc. Mentre la maggior parte dei ritratti sono realizzati seguendo questi aspetti, raramente vengono considerate le vibrazioni sottili che essi emettono. Esistono molti ritratti al mondo esteticamente piacevoli e dai prezzi esorbitanti ma dannosi dal punto di vista spirituale, poiché emettono vibrazioni spiritualmente impure.
Per gli artisti di oggi, questo è un modo completamente nuovo di guardare all’arte, ma in realtà si tratta di tornare alle origini e attenersi ai principi d’arte insegnati dagli antichi Saggi. I leader creativi, i critici d’arte e la comunità artistica dovrebbero essere consapevoli di questo aspetto quando creano, restaurano o valutano l’arte. Questo perché è totalmente negativo produrre arte che emetta vibrazioni sottili negative, per quanto costosa essa possa essere. La capacità di percepire le vibrazioni spirituali di un ritratto può essere affinata solo attraverso una regolare pratica spirituale. Se gli artisti cominciassero a praticare una regolare pratica spirituale, in essi si svilupperebbe la capacità di percepire la dimensione spirituale e sarebbero in grado di cogliere l’arte e le sue vibrazioni spiritualmente positive o negative.