Tavola dei contenuti
- 1. Introduzione
- 2. Problemi coniugali tra i miei genitori
- 3. Anni dell’adolescenza
- 4. Interesse verso la Spiritualità
- 5. Inizio della pratica spirituale sotto l´SSRF
- 6. Imparo a gestire e superare il tormento Spirituale
- 7. Arrivo nel centro di ricerca SSRF
- 8. Raggiungimento del 61% di livello Spirituale
- 9. Lo stato attuale
1. Introduzione
Da bambina credevo che Dio esistesse, ma non riuscivo a darGli alcuna forma in particolare. La mia famiglia è di origine cinese, con credenze e tradizioni buddiste ma non in maniera eccessiva. Dall’età’ di circa dieci anni provai alcune volte a parlare con Dio, di solito la sera prima di dormire, ringraziandolo di essersi preso cura della mia famiglia e chiedendo di continuare a prendersi cura di noi. Ogni volta che mi trovavo in qualche guaio o stava per avvenire qualcosa di grave, in quei momenti mi ricordavo di Dio.
2. Problemi coniugali tra i miei genitori
In giovane età i miei genitori hanno iniziato ad avere problemi coniugali che spesso avvenivano in casa davanti a noi. Ho altre due sorelle, ma mia madre si confidava con me sulle cose che mio padre le aveva fatto e detto. Per me era doloroso ascoltare quelle cose, così iniziai a provare rabbia nei confronti di mio padre, sentendomi spesso depressa perché non c’era nulla che potessi fare per sistemare la situazione.
Durante la scuola elementare mi rivolgevo spesso al consulente scolastico affinché mi aiutasse a gestire la situazione in casa. Iniziai ad attaccarmi emotivamente ai miei insegnanti, perché traevo conforto dalla loro comprensione, cosa che i miei coetanei non erano in grado di fare. Nonostante il sostegno a scuola, i problemi interiori non venivano risolti.
3. Anni dell’adolescenza
A circa 15-16 anni, sentii che qualcosa iniziava a cambiare dentro di me. La depressione che provavo per la situazione familiare si trasformò in rabbia verso entrambi i miei genitori. Ero arrabbiata con mio padre per la doppia vita che stava conducendo ed ero arrabbiata con mia madre poiché non faceva nulla per risolvere la situazione, ad esempio chiedendo il divorzio. Poiché mia madre era sempre arrabbiata con mio padre, spesso scaricava il proprio malumore e la propria rabbia su di me e sulle mie sorelle.
In quel periodo iniziai a vestirmi tutta di nero, usavo anche lo smalto nero per le unghie. Per la prima volta decisi di tagliare i capelli molto corti e tingerli di vari colori, dal verde al blu al viola. A quel tempo ascoltavo molta musica heavy metal come Slipknot e Godsmack con testi osceni, e spesso imprecavo durante i miei discorsi. Mi piaceva guardare i film d’orrore e più erano macabri e più mi attiravano. Iniziai ad avvertire il desiderio di fare dei piercings alle sopracciglia, alle labbra, etc. e di tatuare il mio corpo.
C’erano dei momenti in cui sentivo crescere dentro una rabbia intensa senza una ragione particolare, avrei voluto urlare o dare un pugno al muro. Divenni anche molto emotiva durante quegli anni. I miei amici e la mia famiglia erano confusi perché era come se fosse spuntato all’improvviso un nuovo lato della mia personalità.
Lottai per cercare di capire e realizzare chi fossi come persona ed ero confusa nei mie vari interessi. Questo mi faceva sentire costantemente inquieta interiormente. In seguito capii che solo la spiritualità può aiutarci a capire chi siamo veramente.
4. Interesse verso la Spiritualità
Iniziai ad interessarmi di spiritualità dopo aver iniziato l’università nel 2008. Allora frequentai le lezioni di antropologia e mi incuriosiva la conoscenza sulla varie credenze, le varie religioni nelle diverse culture del mondo e la loro conoscenza della dimensione spirituale.
In quel periodo iniziai anche a lavorare in un negozio di attività ricreative all’aperto / campeggio dove divenni amica di due persone (che in seguito sono diventate ricercatrici dell´SSRF). Mi legai subito ad entrambe, poiché spesso parlavamo di argomenti inerenti alla spiritualità. Dopo il lavoro o nei fine settimana andavo spesso a casa loro per parlare di spiritualità e mi mostravano i libri che avevano sulla spiritualità e sulla guarigione spirituale.
5. Inizio della pratica spirituale sotto l´SSRF
Nel 2009 due miei amici / colleghi di lavoro programmarono un viaggio a Goa, India, e mi chiesero di badare alla loro casa durante la loro assenza. Una volta in India, inaspettatamente entrarono in contatto col centro di ricerca SSRF, iniziando lì la loro pratica spirituale.
Durante quei mesi di assenza, nella mia casa di famiglia iniziarono ad avvenire fenomeni causati da un entità negativa. Mia zia, mia sorella minore ed io percepivamo la presenza di questa entità che spesso faceva succedere delle cose in casa per spaventarci.
Non sapendo cosa fare, mandai una mail ai miei due amici che si trovavano al centro di ricerca SSRF per spiegare loro cosa stesse succedendo, essendo gli unici amici in grado di capire e darci forse, qualche consiglio. Come risposta mi inviarono il link del sito Web SSRF, indicandoci di cominciare a cantilenare “Shri Gurudev Datta“. La prima volta che visitai il sito, ricordo di aver sentito come se tutto ciò che leggevo fosse la Verità e di non avere avuto alcun dubbio su ciò che era scritto in quegli articoli.
Il primo giorno in cui iniziai a cantilenare il Datta, quella stessa notte ebbi un esperienza vivida di paralisi del sonno e una dolorosa sensazione di pressione contro il mio corpo. Avevo avuto la paralisi del sonno più volte durante la mia infanzia, ma questa volta era estrema. Automaticamente cominciai a cantilenare a mente il canto Datta e dopo un po’ di tempo la paralisi del sonno e la pressione finirono. Iniziai a cantilenare il Datta ogni giorno e notai che ogni volta che cantilenavo, l’entità negativa non era in grado di avvicinarsi a me e stava lontano. Questo rafforzò la mia convinzione che il canto mi stesse effettivamente proteggendo e incoraggiai la mia famiglia a fare lo stesso.
I ricercatori SSRF mi hanno sempre guidato in ogni cosa, nel cantilenare o nei rimedi di guarigione spirituale, ed io li ho sempre eseguiti col massimo impegno e la totale sincerità, cominciando a notare cambiamenti positivi nel mio stato mentale e nel benessere. Ho iniziato a sentirmi più tranquilla anche in quelle situazioni in cui normalmente avrei avuto pensieri sfuggevoli o negativi.
Non molto tempo dopo, i miei amici ricercatori tornarono dall’India e condivisero con me tutto ciò che avevano appreso nel Centro di Ricerca Spirituale SSRF e sulla pratica spirituale. Andavo spesso a casa loro per il satsang. Ero entusiasta di andare ai satsang perché ogni volta ricevevo parecchia positività e non vedevo l’ora di imparare nuove cose da mettere in pratica.
Iniziai anche a frequentare i satsang dell´SSRF in Nord America, tenuti ogni settimana in conferenza telefonica, e feci diverse esperienze spirituali. Inoltre, ogni volta che mi veniva in mente una domanda, questa veniva automaticamente risposta dal conduttore del satsang o veniva posta da qualche altro partecipante al satsang. Facevo in modo di trovare il tempo necessario per partecipare al satsang ogni venerdì sera, rifiutando inviti da amici ad uscire, poiché sentivo che la Chaitanya ricevuta durante il satsang mi aiutava nella pratica spirituale durante tutta la settimana.
Incontrammo poi un quarto ricercatore che viveva nella nostra stessa città e che aveva iniziato la pratica spirituale con l´SSRF, ed insieme organizzammo e conducemmo una serie di seminari pubblici SSRF nelle biblioteche, come nostro satseva (mansione spirituale).
6. Imparo a gestire e superare il tormento Spirituale
Dopo un certo periodo di pratica spirituale, il mio ricercatore guida mi spiegò che avevo un forte disagio spirituale a causa di energie negative. Me lo disse un mattina, prima di andare a scuola, e ricordo che seduta in classe realizzai il fatto che avere un forte disagio spirituale significa essere posseduti da un’energia negativa. Mi ci è voluto del tempo per accettarlo, ma una volta in grado, capii cosa significasse davvero e cosa dovevo fare per superarlo..
Finalmente gli anni della mia adolescenza iniziarono ad avere un senso, compresi che le mie tendenze e il motivo per cui mi sentivo sdoppiata erano dovuti all’entità negativa che mi possedeva.
Col crescere della pratica spirituale e dei rimedi di guarigione spirituale, l’entità negativa che mi possedeva cominciò a manifestarsi in movimenti fisici o cambiando le mie espressioni facciali. Spesso accadeva durante il satsang o in un ambiente più sattviko. Per fortuna Dio ha fatto in modo che ciò accadesse solo in compagnia dei ricercatori e non di fronte alla mia famiglia o amici, perché probabilmente si sarebbero spaventati.
Il tormento spirituale si manifestava anche sotto forma di tanti pensieri negativi o autolesionisti. Ad esempio mentre guidavo, spesso avvertivo il desiderio di girare il volante per andare a schiantarmi con la macchina, oppure visualizzavo la scena davanti ai miei occhi, sempre guidando. Durante questi periodi pregavo Dio di aiutarmi, di indicarmi come ignorare questi pensieri e questi impulsi. Nonostante fossero veramente molto intensi, Dio non ha mai permesso che mi accadesse nulla di male.
Nel Gennaio 2010, il workshop spirituale presso il Centro di Ricerca SSRF venne trasmesso in streaming per permetterne la visione ai ricercatori di tutto il mondo. Ricordo che ogni volta che cercavo di guardare una delle sessioni del seminario, il disagio era tale che non riuscivo a capire nulla di ciò che stava accadendo. Durante quella settimana i muscoli del mio stomaco erano contratti per tutto il giorno. Dovevo guidare per andare a scuola ed avevo tanta paura di ciò che avrebbero pensato gli altri se mi avessero vista fare quei movimenti incontrollabili. Solo per Grazia di Dio, le contorsioni del mio corpo si riducevano al minimo mentre ero seduta in classe o in compagnia della mia famiglia. Tuttavia, ogni volta che mi trovavo da sola tornavano ad essere particolarmente severe. Notando questo fatto, cioè che i movimenti si riducevano quando necessario, mi resi conto che Dio stava facendo qualcosa che andava ben oltre la mia comprensione e così imparai ad accettare la Sua volontà.
Attraverso queste esperienze mi sono anche resa conto di come il grave disagio spirituale fosse in realtà una benedizione sotto mentite spoglie, perché attraverso questo tormento Dio mi stava insegnando a sviluppare uno spirito combattivo, ad impegnarmi autonomamente nella guarigione spirituale, ad accettare le situazioni e, cosa più importante, a sviluppare la fede in Dio sapendo che Lui si prende sempre cura di me.
7. Arrivo nel centro di ricerca SSRF
Nel luglio 2011 visitai per la prima volta il Centro di Ricerca SSRF per il workshop spirituale. Dopo il workshop presi la decisione di interrompere il percorso scolastico e di intraprendere la pratica spirituale a tempo pieno. Avevo completato il mio percorso scolastico fino alla certificazione, così avrei potuto cercare un posto di lavoro in quel campo, ma inizialmente avevo programmato di continuare gli studi ad un livello superiore. Mi resi conto di quanto tempo veniva sprecato andando a scuola, coi compiti a casa e le mansioni, quando in realtà il mio grado di scolarizzazione ed il livello sociale raggiunto non avevano importanza se confrontati alla pratica spirituale. Il tempo che abbiamo a disposizione adesso per la pratica spirituale prima che avvengano tempi difficili è veramente molto breve.
Per Grazia di Dio, ho avuto l’opportunità di visitare più volte il Centro di Ricerca SSRF per fare pratica spirituale tra gli anni 2011-2014.
Nel Centro di Ricerca SSRF mi sentivo a casa e in pace. Ho imparato tanto dai ricercatori che vivono lì ed ho ricevuto una guida ed un aiuto per progredire la mia pratica spirituale. Mi sono impegnata per implementare gli 8 aspetti della pratica spirituale e mi sono focalizzata sul processo di rimozione dei difetti di personalità. Essendo sempre in compagnia di Santi, ho rafforzato la mia convinzione che non c’è niente di più importante che vivere spiritualmente e di migliorare la propria pratica spirituale.
Durante le mie prime visite al Centro di Ricerca SSRF, l’energia negativa che mi possedeva si manifestava spesso violentemente. Partecipai a diversi esperimenti sulla dimensione sottile nei quali l’energia negativa si manifestava e si contorceva in modi disumani. Questi esperimenti mi hanno permesso di imparare sempre di più riguardo le energie negative e di come separarmi dall’entità che mi possedeva. L’unica cosa che calmava queste manifestazioni era il poter risvegliare le emozioni spirituali, cantilenando il Nome di Dio e pregando intensamente Dio. Queste esperienze hanno rafforzato la mia fede in Dio, sapendo che solo Lui può salvarmi dal tormento spirituale e dalle energie negative, e questo è uno dei motivi per cui vengono condotti gli esperimenti. L’altro motivo è che il tormento causato dall’energia negativa decresce dopo gli esperimenti spirituali, questo perché le entità negative sono costrette a manifestarsi e perdono la loro energia negativa, a vantaggio del ricercatore spirituale.
8. Raggiungimento del 61% di livello Spirituale
Nel Marzo 2013, durante la mia permanenza al centro di Ricerca SSRF, fu annunciato che avevo raggiunto il livello spirituale del 61%. Avvertii un’immensa gratitudine verso Dio perché solo con la Sua Grazia e benevolenza il mio progresso spirituale e’ potuto avvenire nonostante il turbamento da energie negative.
Cercando di accettare ogni situazione e considerando ogni esperienza come pratica spirituale, Dio mi ha mostrato come quando facciamo un passo verso di Lui, Egli ne fa dieci verso di noi. Mi sentivo grata del fatto che attraverso tutti i ricercatori SSRF, Dio mi abbia guidato e aiutato negli 8 aspetti della pratica spirituale e che mi abbia aiutato a superare i miei difetti ed il mio ego attraverso il processo di rimozione dei difetti di Personalità.
9. Lo stato attuale
Non so dove sarei finita se non fossi venuta in contatto con l´SSRF e se non avessi iniziato la pratica spirituale sotto la loro guida. Solo grazie alla pratica spirituale ho potuto realizzare il vero scopo della vita ed essere in grado di superare le difficoltà del passato. Non sono più confusa su chi sono ora perché la pratica spirituale mi ha fatto capire che tutti noi siamo in realtà l’anima interiore.
Il mio disagio spirituale si è notevolmente ridotto e sono in grado di dedicare più tempo alla pratica spirituale e al Satseva. Sono in debito con Dio e con l´SSRF per avermi aiutata a superare questo disagio spirituale che avrebbe potuto estendersi per innumerevoli vite. Mi rendo conto che la calma e la pace interiore che si provano attraverso la pratica spirituale sono quello che tanta gente cerca nella società.
Se potessi condividere qualcosa con i lettori dell´SSRF, vorrei lanciare il mio sincero appello affinché inizino la loro pratica spirituale fin da oggi, poiché non c’è nient’altro in questo mondo che possa portare alla pace e alla realizzazione di chi si è veramente. Indipendentemente da quanti alti o bassi ci siano lungo il sentiero spirituale, continuate a perseverare con fede, poiché l’obiettivo ultimo di raggiungere Dio è degno di ogni sforzo che facciamo lungo questa strada.
– Mrs. Christie Leung (Mrs. Radha Mallick da sposata), Vancouver, Canada