Questo caso studio dà una luce di speranza per tutti coloro che soffrono di schizofrenia, mostrando come anche i casi più gravi di malattia mentale possano essere curati attraverso un impegno costante nella pratica spirituale ed applicando i rimedi di guarigione spirituale.
Tavola dei contenuti
- 1. Introduzione ad un caso studio per la cura della schizofrenia
- 2. Infanzia, anni formativi e inclinazione spirituale
- 3. Incubi e primi segni di allucinazioni
- 4. L’inizio della mia battaglia contro la schizofrenia e la conseguente crisi familiare
- 5. Ricaduta dei sintomi e ricovero in ospedale
- 6. Tocco il fondo della schizofrenia ma ricevo aiuto
- 7. Come ho vinto la battaglia contro la schizofrenia e trovato la cura
- 8. Gratitudine e che cosa ho imparato dalla guarigione contro la schizofrenia
- 9. La prospettiva di uno psichiatra e la ricerca spirituale
- 10. Conclusione
- 11. Bibliografia
Un breve riassunto
Joanna (nome di fantasia) iniziò a mostrare sintomi di schizofrenia all’età di 37 anni. Internamente sentiva che questo era dovuto ad una possessione demoniaca. Tuttavia suo marito e gli altri membri di famiglia respingevano tale ipotesi, ritenendola ridicola. Joanna si sottoposte a test e cure mediche, senza miglioramento dei sintomi. Ci furono ricadute su ricadute e dovette essere ricoverata in ospedale per molti mesi. Negli anni che seguirono, rimase sola a combattere contro la malattia poiché il suo matrimonio crollò con il divorzio e perse anche il rapporto con i figli. Il suo caso era grave e si contraddistingueva per la presenza di allucinazioni, di aggressioni ad altri e tentativi di suicidio. Nei momenti di chiarezza mentale, Joanna cercava disperatamente su Internet una cura spirituale.
Solo dopo 7 anni è venuta in contatto, per la prima volta, col sito web SSRF. Era il raggio di speranza che stava da tempo cercando, poiché forniva informazioni dettagliate sulle pratiche di autoguarigione quali il cantilenare il Nome di Dio. Joanna mise in pratica immediatamente le linee guida presenti sul sito SSRF e perseguii i vari rimedi spirituali con zelo. In breve tempo le cose iniziarono a migliorare e nel giro di pochi mesi tornò completamente normale.
La ricerca spirituale mostra che la schizofrenia è dovuta fondamentalmente a cause spirituali quali la possessione demoniaca e ai problemi associati agli antenati defunti. Se i membri della famiglia incoraggiassero il paziente ad associare i rimedi spirituali con le pratiche mediche ci sarebbe una maggiore probabilità di trovare una cura per la schizofrenia.
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1. Introduzione ad un caso studio per la cura della schizofrenia
Secondo la Mayo Clinic la schizofrenia è un grave disturbo mentale che si manifesta con una serie di sintomi quali le allucinazioni, i deliri, il pensiero e comportamento estremamente disordinati. Queste sintomatologie compromettono il normale svolgimento delle attività quotidiane e possono essere molto invalidanti (Mayo Clinic, 2020). Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa 21 milioni di persone al mondo soffrono di schizofrenia (12 milioni di maschi e 9 milioni di femmine) (OMS, 2020).
La schizofrenia è stata a lungo considerata una delle malattie mentali più difficili da trattare, costando annualmente allo stato decine di miliardi di dollari per le cure dirette e i costi sociali / familiari. I farmaci antipsicotici sono generalmente il trattamento applicato per la schizofrenia. Tuttavia, gli studi hanno dimostrato che i tassi di ricaduta nei pazienti schizofrenici, che hanno avuto una riduzione/interruzione del trattamento dopo un singolo episodio di psicosi, raggiungono l’80% nell’arco di 12 mesi e il 95% nell’arco di 24 mesi (Emsley, Bonginkosi, Asmal e Harvey, 2013).
La comunità medica non ha ancora un’idea precisa sulla causa (eziologia) di questo disturbo mentale, se è dovuto alla genetica, alla chimica del cervello o all’ambiente in cui si vive. Tuttavia per chi la vive è profondamente debilitante, ed oltremodo non esiste uno strumento preciso per prevenirla. Il più delle volte, richiede un trattamento farmacologico cronico. Se lasciata senza controllo, può causare seri problemi a vari livelli.
Sebbene la scienza moderna non sia stata ancora in grado di individuare l’eziologia della malattia, la ricerca spirituale compiuta attraverso il sesto senso avanzato ha chiaramente indicato che la causa principale di questa malattia è di natura spirituale.
Di seguito riportiamo il caso-studio di Joanna, dalla Germania. Essa condivide con noi la propria storia, a sue parole. Ci racconta dei 7 anni di tormento con la schizofrenia e di come sia tornata ad una vita normale in pochi mesi, dopo essersi imbattuta nel sito web SSRF ed aver messo in pratica le terapie spirituali indicate. Questo perché aveva capito bene qual era la vera causa della schizofrenia e si era fermamente proposta di mettere in atto le corrette misure spirituali del caso.
Nota : per passare direttamente ai risultati della ricerca spirituale sulla schizofrenia, fare clic qui.
2. Infanzia, anni formativi e inclinazione spirituale
Sono nata a Berlino, Germania, da madre protestante e padre musulmano. Ho un fratello maggiore. Nella mia famiglia nessuno praticava alcuna forma di spiritualità. Tuttavia, a scuola, entrai in contatto con la Chiesa. Mi piaceva andare in chiesa e provare a sperimentare la presenza di Dio. Durante la mia infanzia, ero orientata alla spiritualità. In seguito conobbi quello che sarebbe diventato poi mio marito e iniziammo a frequentarci. La frequentazione però era osteggiata da parte di mio padre. Fu un periodo difficile perché volevo costruire una vita con questo uomo sperando diventasse mio marito. Non potevo trovare sostegno in mia madre, perché era malata di mente e ricoverata in ospedale, e per questo motivo i miei genitori si erano separati.
A causa di questi problemi nella cerchia familiare fui costretta ad andarmene di casa, interrompendo il rapporto sia con mio padre che con mio fratello. Nel 1990 iniziai a lavorare nel team amministrativo del dipartimento di Polizia. Nel 1994 mi sposai ed ebbi la fortuna di concepire due figli, un maschio e una femmina. In quel periodo della vita tutto era perfetto ed andava liscio da un punto di vista mondano. Non avrei mai potuto immaginare ciò che mi sarebbe poi capitato, che avrebbe sconvolto completamente il mio mondo.
3. Incubi e primi segni di allucinazioni
C’era un passato di problemi di salute mentale nella mia famiglia.
Mia madre aveva momenti di forte instabilità mentale, in cui si comportava in modo strano, e per questo doveva essere ricoverata in ospedale. Ciò mise a dura prova i rapporti tra mio padre e mia madre, tanto che alla fine nel 1976 divorziarono. Tuttavia a me non era mai capitato nulla del genere. Dopo il mio matrimonio, di tanto in tanto sentivo una sorta di attacco fatto di voci, ma era temporaneo e sporadico, quindi lo ignoravo e non ci pensavo più.
Nel Gennaio 2007, tuttavia, ricordo vividamente di aver avuto un brutto incubo in cui mi sentivo posseduta da energie negative. A quel tempo non avevo alcuna comprensione della dimensione spirituale o di cosa si intendesse per possessione demoniaca. Inoltre non avevo alcuna familiarità con la Spiritualità. Ciononostante c’era in me un’innata comprensione di venir posseduta in quei momenti, perché potevo realmente vedere le energie negative e potevo sentirne il tocco e la presenza dentro e fuori di me. Fin dal primo momento, mi fu del tutto chiaro che ne ero stata influenzata negativamente. Sentivo che qualcosa fuori di me era entrata improvvisamente in me e cominciava a controllarmi. Sebbene fossi consapevole di questa presenza dentro, non avevo la capacità di fermarla o controllarla. Mi sentivo come se dei ragionamenti anomali, comportamenti, pensieri e sentimenti (che non mi appartenevano) mi venissero imposti e il mio vero sé fosse stato sostituito da un’entità.
4. L’inizio della mia battaglia contro la schizofrenia e la conseguente crisi familiare
Con questo incubo iniziò la mia battaglia di 7 anni contro la schizofrenia. Non potevo più condurre una vita normale, adempiere ai miei obblighi verso la famiglia o andare al lavoro.
Iniziai ad avere forti allucinazioni, a sentire voci maligne, a sentire il tocco di entità sul mio corpo, ecc. L’angoscia era così forte che non riuscivo proprio a sostenerla. Nel giro di una notte, tutto il mio mondo iniziò a crollare. Ad esempio, non sopportavo il rumore e le persone intorno a me. Se qualcuno si avvicinava a me, iniziavo a farmi prendere dal panico e gli dicevo di non parlare a voce così alta.
Le energie negative erano continuamente nella mia testa, dandomi comandi crudeli e minacciandomi di conseguenze terribili (come l’automutilazione) se non avessi obbedito. Ero pietrificata da tali minacce e, a volte, restavo bloccata di paura a letto per molte ore.
Feci del mio meglio per tenere la famiglia fuori da questa situazione perché non volevo gravare su di loro, sapendo peraltro che non erano in grado di aiutarmi. Mio marito non credeva fossi posseduta ed esprimeva fortemente la sua disapprovazione su qualsiasi discorso di possessione demoniaca. Cercò l’aiuto nella medicina convenzionale e non mi permise di fare nulla di spirituale o di avere alcun aiuto spirituale. Tornavo normale per alcune ore al giorno, ma per il resto non ero me stessa e avevo attacchi schizofrenici. Quando ero normale, cercavo disperatamente di dire a mio marito che la causa era spirituale, ma questo portava solo ad ulteriori litigi.
Dopo alcune settimane di litigi costanti ero completamente esausta e alla fine svenni in casa. Non riprendendo conoscenza in tempi rapidi, mio marito decise finalmente di portarmi in ospedale. Lì venni sottoposta a varie analisi per individuare la presenza di droga o di alcol nel sangue, ma i medici non trovarono nulla e non riuscirono a spiegare la mia condizione. Quindi semplicemente aspettarono che riprendessi conoscenza, cosa che avvenne dopo 2-3 giorni.
La mia famiglia, i miei amici intimi e i medici non credevano che fossi posseduta. Tuttavia, i medici erano perplessi sulla diagnosi corretta. Pensavano ad una schizofrenia, oppure ad un disturbo di personalità o psicosi, ma ammisero di non sapere come chiamarla e di non avere cure per la mia condizione. Alla fine rinunciai a spiegare loro il mio vero stato. Solo io sentivo chiaramente che questa mia condizione era causata da energie negative.
Poiché nessuno mi credeva e gli amici e la famiglia si erano arresi, continuai a cercare protezione da sola da questa possessione demoniaca che mi affliggeva, attingendo a tutta la forza che avevo. Cercai aiuto spirituale online ma non trovai soluzioni che funzionassero. Ero estremamente disperata perché sembrava che non ci fosse alcun rimedio / aiuto alla mia drammatica condizione.
5. Ricaduta dei sintomi e ricovero in ospedale
Nel 2007, dopo essere stata ricoverata in ospedale per 4-5 mesi, mi fu permesso di tornare temporaneamente a casa. Ma nel 2008 ebbi una ricaduta dei sintomi. Un ritorno o un peggioramento dei sintomi dopo un periodo di remissione è chiamato ricaduta. Dovetti nuovamente essere ricoverata in ospedale. Questa volta rimasi in ospedale per un intero anno, fino al Dicembre 2009. Tutto ricominciò a manifestarsi con la stessa forza. Dovetti vivere chiusa a chiave nel reparto di psichiatria senza alcuna cura, poiché nessun farmaco mi aiutava.
Perdita dei miei amici e della famiglia a causa della schizofrenia
Nonostante tutti i miei sforzi per gestire questa condizione da sola e non gravare sugli altri, il mio matrimonio finì. Nel periodo in cui ero in ospedale, ogni tanto mi veniva permesso di tornare a casa. Rimasi scioccata nello scoprire che mio marito aveva cambiato la serratura di entrata e mi era stato proibito di avere qualsiasi contatto con i miei figli. Mi lasciò in strada con soli 200 euro e chiese il divorzio. Manipolò la situazione a suo vantaggio, avvalendosi dell’aiuto di avvocati per farlo. I miei figli avevano paura di me e iniziarono ad allontanarsi da me. Gli amici smisero completamente di frequentarmi.
In qualche modo riuscii a riprendere il mio vecchio lavoro di dipendente pubblico. Tuttavia, potei lavorare solo per due settimane prima che le mie condizioni lo rendessero ingestibile. Successivamente mi fu concesso un congedo retribuito per malattia. Durante questo periodo feci domanda per un appartamento, che ottenni nel Febbraio del 2010.
L’insorgenza di pensieri e comportamenti suicidi
Rimasi praticamente sola. Anche se a quel tempo non sapevo ancora nulla del concetto di destino (karma), accettai la situazione nel miglior modo possibile. Questo periodo fu seguito da tre anni (dal 2009 al 2012) in cui entrai e uscii dal reparto di psichiatria dell’ospedale continuamente. A quel punto della malattia sviluppai tendenze suicide, per cui non mi permisero di vivere nel mio appartamento e nemmeno di lavorare. Anche i medici mi abbandonarono completamente.
Ogni giorno si manifestavano nuovi sintomi; ad esempio una volta non riuscii a controllarmi e mi infilai in una doccia bollente, al punto di ustionarmi completamente e svenire. In altre tre occasioni l’entità che mi possedeva non mi permise di mangiare o bere nulla per quasi due settimane. Ancora non capisco come non sia potuta morire per disidratazione o stenti.
Ero tenuta a chiave nel reparto di psichiatria dell’ospedale perché c’era il rischio che causassi danno a me stessa e agli altri. Le entità demoniache mi controllavano come un burattino. Ad esempio, su ordine di queste entità assaltai il personale sanitario e talvolta anche gli altri pazienti. Pertanto fui costretta a letto per diverse settimane, il che impedì comportamenti violenti ma mi causò un grande dolore fisico.
Nonostante la gravità della situazione, percepii la mano di Dio operare su di me anche in quella situazione. Come accennato in precedenza, ero in congedo retribuito per malattia dal 2009. Avevo anche un’assicurazione sanitaria, quindi avevo i soldi per pagare le bollette.
Quando fui dimessa nuovamente nel 2010, corsi nuda nel corridoio e cercai di suicidarmi correndo per una strada trafficata. Interiormente ero disperata poiché sono una persona che ama stare in pace, ma esteriormente ero costretta a compiere atti violenti di continuo. È stato estremamente faticoso sopportare le entità negative nel mio corpo. Inoltre ero molto indebolita perché quest’ultime non mi permettevano di dormire per svariati giorni. Sebbene fossi spesso rinchiusa presso l’ospedale psichiatrico, trovai in questo un rifugio, affinché la mia famiglia potesse essere tenuta fuori da questa tribolazione.
Costi economici
Intorno al 2010 ricevetti le fatture mediche dell’ospedale. Il totale era di 7000 Euro. Tuttavia, prima ancora che potessi pagare, la schizofrenia ebbe nuovamente una riacutizzazione grave. Iniziai a comprare vestiti e altre cose (di cui non avevo affatto bisogno) in modo compulsivo e a riempirne il mio appartamento. Non ero consapevole di ciò che stavo facendo perché ero in uno stato di completa possessione. Non solo spesi i 7000 euro che avevo, ma ne spesi altri 2000, per un debito totale di 9000 Euro. Oltre alle fatture dell’ospedale e dei negozi online, il mio ex marito cominciò a pretendere che pagassi anche la metà del mutuo di casa. A causa delle mie condizioni di salute non avevo pagato nulla per la casa. Allora pretese che pagassi 500 Euro al mese per contribuire al mutuo. Voleva poi che gli regalassi la casa. Questo pur io non vivendo lì. Consultai un avvocato ma la legge si schierò dalla sua parte perché ero comproprietaria della casa.
Ero totalmente intrappolata in problemi finanziari, psicologici e fisici. L’unica cosa che potevo fare era arrendermi a Dio!
6. Tocco il fondo della schizofrenia ma ricevo aiuto
Fui dimessa più volte dall’ospedale perché i miei problemi mentali erano ormai ritenuti incurabili. Una volta, dopo essere stata dimessa, non potei tornare nel mio nuovo appartamento, dove vivevo da sola, perché avevo le allucinazioni, sentivo odore di gas tutto il tempo e avevo la sensazione che tutto bruciasse intorno a me. Ero così paranoica che lasciai la mia casa e finii a vivere in strada. Iniziai ad avere allucinazioni vedendo la mia casa andare in fiamme.
Quindi mi ritrovai a camminare a piedi nudi per la città per 3 giorni e 3 notti senza fermarmi né dormire. In quel momento pesavo solo 48 chili ed ero vicina al collasso totale. Senza cibo, acqua e denaro, i demoni dentro di me mi avevano resa una senzatetto, pur avendo un appartamento nuovo e un reddito fisso derivante dal pensionamento anticipato. Non potevo chiedere aiuto alla mia ex famiglia o ai miei amici perché non sapevano gestire la situazione e si rifiutavano di aiutarmi.
Dopo settimane di disperazione, l’ospedale mi ricoverò nuovamente perché non avevo alcun modo di uscire da questa situazione. Inoltre non sapevo dove trovare la forza per continuare a vivere, ridotta ad un cencio umano e prossima alla morte. In quel periodo avevo solo 40 anni.
La schizofrenia aumentava di intensità e dovevo lottare ogni minuto per non attaccare fisicamente o addirittura uccidere gli altri pazienti. Venivo tenuta legata al letto e la porta chiusa a chiave.
Assegnazione di un procuratore e ricevo l’aiuto tanto necessario
Il personale dell’ospedale era gentile con me. Si resero conto che ero nei guai seri, anche economici, avendo ricevuto una moltitudine di fatture ed avvisi legali. Essendo malata di mente, non ero in grado di gestire la situazione. Quindi l’ospedale contattò il governo chiedendo l’assegnazione di una persona dal dipartimento legale, che potesse gestire le mie pratiche burocratiche. Il governo valutò la situazione e mi concesse un’indennità economica affinché potessi pagare un’assistente domestico-legale, che mi aiutò dunque a sistemare i documenti, le fatture e gli avvisi legali. Il governo pagava per questo servizio. Questa donna iniziò ad aiutarmi nel 2011 scrivendo all’ospedale, alle aziende online, alla banca, ecc., a cui dovevo dei soldi, per chiedere un po’ di tempo per organizzare le finanze e i relativi pagamenti. Grazie a queste richieste formali le aziende posticiparono per due anni i pagamenti. So che questo è stato possibile solo grazie all’intervento Divino.
Avendo capito bene il mio caso, scrisse al governo chiedendo l’assegnazione di un avvocato, per poter gestire la questione con mio marito e i soldi del mutuo che mi chiedeva, ecc. Il governo esaminò il caso e mi concesse un’ulteriore indennità per l’avvocato. Quindi, nel 2011, ricevetti aiuto da 2 persone: un assistente domestico-legale e un avvocato.
Sono una persona rispettosa della legge, ma l’entità che aveva il totale controllo su di me mi costrinse a commettere molti crimini. L’impeto avvenne improvvisamente e si fermò improvvisamente dopo sei mesi. Ma il danno era fatto e fui sopraffatta dal senso di colpa, che mi fece sprofondare in un’ulteriore depressione mentale.
Ma Dio aveva steso la sua mano protettiva su di me e non fui messa in prigione perché i giudici mi dichiararono non colpevole a causa della mia pazzia. Dio mi protesse anche dall’ormai scontato ricovero a vita in un reparto psichiatrico di isolamento, poiché la pratica fu controllata e rifiutata. Sono estremamente grata al giudice per questa decisione, poiché se ciò fosse accaduto, oltre alla totale privazione di libertà, sicuramente non sarei entrata in contatto con la Fondazione per la Ricerca sulla Scienza Spirituale (SSRF).
Nel 2011 l’assistente domestico-legale mi consigliò di trasferirmi dal mio appartamento in cui vivevo da sola (quando non ero ricoverata in ospedale) in una struttura terapeutica per malati di mente perché non era prudente che io vivessi da sola nell’appartamento.
L’avvocato mi aiutò a divorziare da mio marito nel 2012 e a ricevere gli alimenti. Questo, unito ad altri aspetti associati alla risoluzione del divorzio, mi permise di pagare i debiti. Tuttavia dovevo ancora pagare la casa.
7. Come ho vinto la battaglia contro la schizofrenia e trovato la cura
Nel 2012, improvvisamente, la schizofrenia cominciò a regredire. Sentivo che l’entità possedente aveva smesso di manifestarsi ed ero tornata in uno stato mentale del tutto normale. Con sorpresa di tutti, potei lasciare l’ospedale dopo poche settimane.
Temendo una ricaduta, mi trasferii in una struttura terapeutica per malati di mente ma non sapevo come sarei potuta andare avanti lì, poiché non volevo restarci a lungo. Sentivo che i sintomi della schizofrenia potevano ricominciare da un momento all’altro, ma il mio obiettivo era di tornare a condurre una vita normale./p>
Essendo in un periodo di stabilità mentale ma temendo che la mia condizione potesse riaggravarsi, cercai disperatamente aiuto su Internet da persone che avessero un approccio spirituale, perché ero sicura che solo l’aiuto spirituale mi avrebbe aiutata. Avevo cercato un aiuto spirituale dal 2007, per ogni periodo in cui tornavo in me, ed ebbi la fortuna di conoscere una serie di persone gentili e amorevoli. Tuttavia, la conoscenza spirituale che riuscirono a trasmettermi era di portata limitata.
Entrare in contatto col sito web SSRF
Nell’Aprile 2013 la mia condizione ebbe una lieve ricaduta. Ma questa volta potevo ancora pensare chiaramente. Così, ricominciai a cercare su Internet i rimedi spirituali per la possessione demoniaca. La prima pagina che mi apparve fu il sito web SSRF.
Stranamente le mie precedenti ricerche su Internet non avevano fatto apparire il sito SSRF. Questa volta, però, trovai l’aiuto che cercavo! Il primo articolo che lessi riguardava la possessione demoniaca e il rimedio del cantilenare (ripetizione del nome di Dio – Om Namo Bhagwate Vasudevaya e Shri Gurudev Datta). Non avevo nemmeno finito di leggere queste parole che già mi ritrovavo a cantilenare internamente.
I sintomi della possessione demoniaca e della schizofrenia corrispondevano
Per me si era aperto un nuovo percorso di guarigione e di positività, così diedi il massimo. Tutto ciò che c’era scritto nel sito riguardo al distress spirituale e alle energie negative risuonava totalmente in me, infatti ne avevo sperimentato ogni aspetto ed avevo sofferto esattamente come descritto, per ben sei anni. Sentivo che ogni parola scritta nel sito SSRF corrispondeva a verità e che finalmente ero arrivata nel posto giusto, dove potevo curarmi completamente.
Feci immediatamente il login del sito web, lessi tutti gli articoli e posi molte domande utilizzando la funzione ‘contattaci’, alle quali il team SSRF rispose molto rapidamente e con molta pazienza.
Il distress reagisce, inizialmente accrescendo alcuni dei sintomi dopo inizio della pratica spirituale
Inizialmente, nelle prime settimane in cui cominciai ad implementare la pratica spirituale guidata da SSRF, gli attacchi della malattia aumentarono, questo perché ovviamente le energie negative volevano impedirmi di ricevere protezione e di fare pratica spirituale. Ma i cercatori di Dio appartenenti ad SSRF mi seguirono amorevolmente in queste difficoltà, così riuscii a rimanere costante in questo percorso, non volevo assolutamente arrendermi. Sapevo che era la strada giusta.
Mi focalizzai sui passi successivi della pratica spirituale e mi immersi completamente in questo percorso, perché avevo capito intuitivamente che, questa volta, avevo finalmente trovato il percorso giusto. Avvenivano ancora gli attacchi delle energie negative, e tuttora avvengono, ma questa volta avevo una linea diretta con Dio attraverso i cercatori, le mie guide in SSRF. Capii che le energie negative mi stavano attaccando perché non volevano che io accedessi all’aiuto Divino. Per me, però, era ormai chiaro che nulla mi avrebbe impedito di seguire questo percorso di guarigione.
Seguii tutte le indicazioni fornite da SSRF, applicavo i rimedi di guarigione spirituale regolarmente e con disciplina, ad esempio il cantilenare da seduta, il rimedio dell’acqua salata, i rimedi con gli incensi SSRF, ecc. Iniziai anche ad assolvere il servizio a Dio (satseva) traducendo in tedesco gli articoli presenti sul sito inglese di SSRF, affinché le persone di lingua tedesca potessero accedere alla conoscenza e all’aiuto spirituale. Partecipavo regolarmente agli incontri spirituali online (satsang).
Cominciai a tornare di nuovo a vivere. Ricominciai a sorridere e a gioire sempre di più. La felicità e la gioia di vita erano di nuovo entrate nel mio cuore ed avevo trovato una grande ed amorevole famiglia spirituale, composta dai molti cercatori. Confidando in Dio e nella pratica spirituale, sconfissi la paura di avere una ricaduta e mi sentii grata di essere ancora viva e poter fare questo percorso spirituale di guarigione.
Lascio definitivamente l’ospedale per andare a vivere da sola
Ancora una volta volevo provare a vivere da sola nel mio appartamento, lontana dagli annessi e connessi di una struttura psichiatrica. Questo lo volevo anche per poter fare una migliore pratica spirituale in un ambiente spiritualmente più puro (sattvik). Quindi feci domanda per l’appartamento, due settimane dopo ottenni l’approvazione.
La mia situazione continuava a migliorare regolarmente. Nel nuovo appartamento si susseguirono diverse situazioni difficili e distressanti, che dovetti affrontare. Ancora una volta le entità negative cercavano di cacciarmi di casa e farmi diventare una vagabonda senzatetto. Ma attraverso la pratica spirituale, il canto, tutti i rimedi spirituali, la volontà di lottare e una fede sempre più profonda in Dio, superai queste situazioni in brevissimo tempo e senza alcun trauma o strascico. Invece di finire per mesi o anni ricoverata in un ospedale psichiatrico, dovetti andare in ospedale solo due volte dall’inizio della pratica spirituale, e solo per una settimana alla volta.
Dal 2014 non vado più in ospedale e finalmente posso vivere serenamente nella mia nuova casa. Il personale della clinica era entusiasta di questo sviluppo positivo della mia situazione.
Finalmente raggiungo il benessere dopo una lotta con la schizofrenia durata 7 anni
Attraverso la pratica spirituale sono di nuovo in grado di condurre una vita normale, molto felice e indipendente, e sono parte di una meravigliosa famiglia spirituale. Capisco che superare una così grave possessione demoniaca avvenga gradualmente e che richieda continui sforzi nella pratica spirituale. Ma alla fine sono felice di aver trovato il trattamento efficace: la pratica spirituale. Per questo motivo non sento più voci, non percepisco energie negative e non ho più allucinazioni. Di questo sono estremamente grata e guardo al mio futuro con il cuore pieno di gioia.
A quel punto, quasi tutti i miei problemi erano stati risolti. Rimaneva solo l’ultima goccia, pagare la casa. Il mio ex marito insisteva perché continuassi a pagare le rate del mutuo, che ammontava a 500 euro al mese. Aveva ingaggiato un avvocato per indurmi ad accettare le sue condizioni. A quel punto non avevo altra scelta se non ingaggiare un nuovo avvocato per difendermi. Dato che ero a corto di soldi chiesi all’avvocato se potevo pagarla a rate, cosa che accettò.
Dopo molte trattative ed un tira e molla con mio ex marito e il suo avvocato, alla fine arrivò la soluzione al problema. Il mio avvocato minacciò di vendere la mia parte di casa se non avesse accettato le nostre richieste. Ciò avrebbe significato una perdita economica su tutti i fronti per il mio ex marito. Quindi, alla fine, dovette cedere. Nel 2019 ottenni un documento legale che mi assolveva dal dover pagare eventuali ulteriori rate o risarcimenti per la casa.
8. Gratitudine e che cosa ho imparato dalla guarigione contro la schizofrenia
- Non importa quanto possa sembrare disperata una situazione, una cosa è chiara per me ora: la pratica spirituale ci aiuta su tutti i livelli e così otteniamo la grazia di Dio nella nostra vita. La nostra fede in Dio dovrebbe andare di pari passo con la pazienza di poter aspettare i Suoi tempi. Dovremmo semplicemente essere persistenti nella nostra pratica spirituale.
- Lungo la strada, Dio mi ha dato un altro compagno di vita, anche lui un cercatore, e ci siamo sposati. Per questo sono veramente grata.
- Attraverso SSRF, Dio mi ha dato una nuova famiglia, grande e amorevole, in cui ognuno, con la propria storia, è accolto con calore. Per i cercatori guida ogni situazione non è mai troppo difficile e l’aiuto viene sempre dato a tutti.
- Sono stata presso il Centro di Ricerca Spirituale ad Ashram, a Goa, in India, nell’Ottobre 2015, per partecipare al workshop spirituale MAV di 5 giorni. È stata un’esperienza che mi ha cambiato la vita. L’amore e la guida ricevuti dai Santi e dai cercatori dell’Ashram mi hanno guarita.
- Umilmente, con profonda gratitudine e totale abbandono, mi inchino ai Sacri Piedi di Dio e di Paratpar Guru Dr Athavale. (un “Paratpar Guru” è un Guru di ordine elevato con un livello spirituale del 90% o superiore). È l’ispiratore del sito web SSRF, attraverso cui ho potuto ottenere la conoscenza e la comprensione di come affrontare e superare la schizofrenia.
Ho condiviso la mia battaglia contro la schizofrenia affinché chiunque soffra di questo problema possa trovare la soluzione. La storia della mia vita è una testimonianza del fatto che la dimensione sottile esiste e ci influenza in vari modi. Facendo pratica spirituale regolare otteniamo la Grazia di Dio. Prego affinché più persone possano iniziare la corretta pratica spirituale come raccomandata da SSRF e sperimentare i benefici di un cambiamento positivo di vita.
9. La prospettiva di uno psichiatra e la ricerca spirituale
La dottoressa Asha Thakkar, MBBS, DPM, MD Psychiatry (Bom.), è una psichiatra e cercatrice residente presso il Centro di Ricerca Spirituale ed Ashram a Goa, in India. Possiede oltre 35 anni di esperienza psichiatrica. Lavora con il gruppo di ricerca spirituale ed è stata determinante nel condurre la ricerca spirituale per oltre vent’anni nel campo della salute mentale presso l’Ashram sotto la guida di Paratpar Guru Dr Athavale. Essendo una psichiatra ma anche una cercatrice che fa pratica spirituale regolare essa è una figura cruciale nell’affrontare la tematica di salute mentale sia da una prospettiva medica che da una spirituale. Il suo interesse è quello di capire come la dimensione spirituale influisca sulla salute mentale e il suo trattamento.
Di seguito sono riportati alcuni punti che ha condiviso con noi riguardo la schizofrenia.
La mancanza della componente spirituale nella comprensione dell’eziologia della schizofrenia
Conosciamo tutti le cause fisiche e psicologiche dei problemi nella vita. Anche se in gran parte sconosciute alla medicina moderna, le cause spirituali dei problemi rappresentano in primo luogo il motivo di base per cui il problema esiste. Nel campo della salute mentale questo è assolutamente oltremodo vero.
Tra le malattie mentali, la schizofrenia è una malattia la cui causa principale è fondamentalmente spirituale e, in molti casi, abbiamo riscontrato che oltre il 90% delle cause della malattia sono attribuibili a ragioni spirituali.
Quando la causa è di natura spirituale, la diagnosi e il trattamento convenzionali possono rappresentare una sfida anche per gli psichiatri più esperti. Questo perché gli elementi della dimensione spirituale che causano la schizofrenia sono intangibili e invisibili, non risultano nei test diagnostici e quindi può essere difficile determinarne l’eziologia (studio della causa della malattia). Nei casi in cui sia difficile determinare l’eziologia, l’establishment medico etichetta la malattia come idiopatica. Con la nostra ricerca spirituale, abbiamo scoperto che in tali malattie idiopatiche il più delle volte la causa di base è di natura spirituale.
La ricerca spirituale condotta dal Centro di Ricerca Spirituale ha stabilito che le energie negative e gli spiriti ancestrali inappagati sono una causa significativa della schizofrenia. (Proprio come nel piano fisico abbiamo persone buone e cattive ed il resto della popolazione fra questi due opposti, anche nella dimensione spirituale le entità sottili possono essere divise in questo modo). Le entità sottili che hanno l’intento di nuocere agli altri sono conosciute come energie negative. Ad esempio l’Ayurveda, che è considerata da molti studiosi come la più antica scienza di guarigione, individua in uno dei suoi 8 rami, chiamato Graha Chikitsa o Bhoot Vidya, il fatto che la malattia possa essere causata da forze soprannaturali e dal destino karmico avverso, e si concentra nel fornire le necessarie cure spirituali.
Le misure spirituali aumentano significativamente i tassi di recupero nella schizofrenia
Come affermato in precedenza e a causa della sua natura spirituale, pur essendo impossibile trovare la vera eziologia della schizofrenia utilizzando la ricerca convenzionale, il trattamento a cui risponde meglio ci dà un indizio della sua eziologia.
La ricerca ha dimostrato che i tassi di ricaduta della schizofrenia sono elevati quando si interrompono i trattamenti farmacologici (Emsley, Bonginkosi, Asmal e Harvey, 2013). Per evitare che ciò accada è necessario un trattamento a lungo termine. Spesso i farmaci per la schizofrenia devono essere protratti a vita. Sebbene ci possano essere dei risultati positivi con il trattamento farmacologico, le elevate probabilità di una recidiva con l’interruzione dei farmaci ci indicano che non si tratta di una vera cura ma piuttosto di un trattamento che sopprime i sintomi.
Nella mia esperienza, quando si applicano misure di guarigione spirituale unite al trattamento farmacologico, il tasso di recupero dei pazienti affetti da schizofrenia migliora considerevolmente. Se una malattia risponde positivamente alle misure di guarigione spirituale, questo è un forte segnale che l’eziologia è di causa spirituale. Consideriamo pertanto questo uno degli indicatori a rigor di logica che indica essere la causa principale di natura spirituale. (di solito è necessario un livello avanzato di sesto senso per diagnosticare le cause di un problema a livello spirituale)
Nel momento in cui si applicano misure spirituali unite al trattamento farmacologico convenzionale, riportiamo di seguito alcuni importanti risultati positivi osservati nei pazienti con schizofrenia.
- Nel caso della schizofrenia, quando trattata solo con trattamenti psichiatrici convenzionali, di solito si verifica un miglioramento molto lento o irregolare. Con l’applicazione di misure spirituali, il paziente inizia a rispondere meglio al trattamento psichiatrico convenzionale.
- A volte inizialmente non si riscontra alcun miglioramento con il trattamento psichiatrico convenzionale. Questo perché le energie negative che influenzano il paziente impediscono al farmaco di fare effetto. Tuttavia, con l’applicazione di misure spirituali, l’effetto delle energie negative si riduce e il paziente inizia a rispondere positivamente. Il trattamento agisce più velocemente, meglio e più a lungo.
- I tassi di recidiva e l’intensità dei sintomi si riducono.
- Il paziente è in grado di tornare a condurre una vita abbastanza normale. Ci sono maggiori possibilità di riabilitazione e recupero di una vita produttiva.
- Il dosaggio del farmaco richiesto è inferiore. (a volte, un quarto della dose è stata sufficiente rispetto a quando non si utilizzavano misure spirituali).
- La riduzione dei tassi di recidiva e la positività generata dalle misure spirituali prevengono la debilitazione cronica. Si prega di notare che generalmente per gli episodi di schizofrenia vengono applicati i seguenti trattamenti.
- Primo episodio: trattamento da 9 mesi a un anno
- Ulteriori episodi – Fattori come la genetica, problemi precoci dello sviluppo, gravità dei sintomi, sintomi cognitivi precoci e residuali determinano la durata del trattamento dopo gli episodi successivi.
Unito a quanto sopra, la pratica spirituale regolare garantisce che la cronicizzazione di questo disturbo a vita sia significativamente ridotta.
L’influenza positiva dei rimedi spirituali sul recupero dei pazienti affetti da schizofrenia è una forte indicazione del fatto che la causa principale sia di natura spirituale. Lo abbiamo osservato anche in varie altre malattie mentali come le dipendenze. In molti casi, cominciando ad applicare misure di guarigione spirituale, i pazienti sono riusciti a superare la loro dipendenza in un periodo di tempo molto breve e senza ricadute.
L’ambiente è importante nel trattamento della schizofrenia
Nella sua esperienza la dottoressa Asha Thakkar ha affrontato numerosi casi di schizofrenia. Ciò che ha osservato è che i pazienti rispondevano meglio ai farmaci quando si trovavano in un ambiente spiritualmente positivo come il Centro di Ricerca Spirituale e Ashram a Goa, in India. Ha notato che possono farcela con un terzo o un quarto della dose di cui avrebbero normalmente bisogno fuori dall’Ashram.
I tempi di guarigione
Ciò può dipendere da vari fattori come il destino (karma) del paziente, la forza spirituale dell’entità che lo possiede, l’intensità degli sforzi del paziente nella pratica spirituale, ecc. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, con sforzi concertati nella pratica e guarigione spirituale i pazienti dovrebbero essere in grado di notare un cambiamento positivo entro uno o due anni.
Canto per il trattamento spirituale della schizofrenia
Attraverso la ricerca spirituale abbiamo scoperto che il seguente canto aiuta ad alleviare i sintomi della schizofrenia e consente una guarigione più rapida. Si prega di notare che questo canto non sostituisce alcun trattamento medico. Deve essere associato in parallelo al trattamento medico prescritto.
- Il primo canto da ripetere è “Nirgun”. Questo canto deve essere ripetuto per 3 ore al giorno.
- Il secondo canto da ripetere è “Shri Gurudev Datta” per 2 ore al giorno.
10. Conclusione
La schizofrenia può essere una malattia difficile da affrontare sia per il paziente che per i suoi familiari. Tuttavia, la sua intensità può essere ridotta in modo significativo incorporando misure spirituali. Invitiamo i familiari dei pazienti affetti da schizofrenia ad aiutarli nell’applicare misure di guarigione spirituale unite al trattamento farmacologico convenzionale.
11. Bibliografia
Emsley, R., Bonginkosi, C., Asmal, L., & Harvey, B. (2013, Feb 8). The nature of relapse in schizophrenia. Retrieved from National Center for Biotechnology Information, U.S. National Library of Medicine: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3599855/
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NAMI. (2020, 04 18). Schizophrenia. Retrieved from National Alliance on Mental Illness: https://www.nami.org/About-Mental-Illness/Mental-Health-Conditions/Schizophrenia
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